Il Sentiero dell’Olivo, una passeggiata fuori porta
Bella passeggiata a pochi km dal Lago di Como
A volte non serve percorrere grandi distanze per scoprire nuovi mondi…a me sono bastati una ventina di chilometri.
In questi giorni ho ripensato ad alcune passeggiate fatte in questi ultimi mesi e, tra le tante, quella che ho scelto di raccontarvi oggi è la passeggiata a lago da Gandria a Castagnola, meglio nota come il Sentiero dell’Olivo.
Siamo sul Lago di Lugano. Una passeggiata fuori porta dunque, giusto per variare un po’, ma senza allontanarmi troppo dal tema.
Sempre di lago si tratta in fondo, no?
Il percorso del Sentiero dell’Olivo
Il Sentiero dell’Olivo, è una passeggiata inaugurata nel 2002, semplice, adatta a tutti (anche a famiglie con bambini), panoramica e ricca di angoli caratteristici. Facile capire da dove prende il nome! Il percorso è disseminato di decine e decine di esemplari, sia secolari che recenti, di ulivo.

I chilometri da percorrere sono poco più di 3 (sola andata). Il tempo necessario circa un paio d’ore, andata e ritorno.
Il percorso si imbocca sia da Gandria, lasciando l’auto nel parcheggio situato proprio sopra il villaggio, lungo la strada cantonale, o da Castagnola, dal parcheggio accanto all’ex-municipio.

Noi abbiamo preferito la prima opzione, perché avevamo poi in programma di proseguire oltre Castagnola e raggiungere Lugano, per pranzare.
In realtà il senso di marcia è davvero indifferente, a meno che non vogliate unire l’utile al dilettevole e leggere tutte le 18 tavole che, lungo il percorso, svelano nozioni e segreti sull’ulivo e sulla sua coltivazione. In tal caso va tenuto presente che le tavole descrivono il percorso presupponendo la partenza da Gandria.
Il mio suggerimento è di non farvi condizionare troppo da questo dettaglio per decidere da dove partire, perché lungo il tragitto sarà molto difficile tenere la concentrazione necessaria per la lettura, mentre sarà molto, molto facile farsi distrarre dal ben di Dio che avrete attorno.


Altra cosa da tener presente è che, lungo il sentiero, sono indicate diverse deviazioni, che naturalmente, se fatte, vanno a modificare il tempo di percorrenza. Tra queste, forse l’unica veramente da non perdere è quella nei pressi di Castagnola. E’ qui infatti che si trova l’ingresso per il Parco dell’Olivo, un insieme di terrazzamenti popolati da fiori, piante e ulivi in quantità.
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Personalmente non ho avuto il tempo di esplorare questo tratto, anche se le descrizioni lette in proposito ne hanno lasciato intuire il fascino e la bellezza. Sarà per la prossima volta.
Il borgo di Gandria
Quello che invece non mi sono fatta mancare è stato il tempo per esplorare in lentezza quello che dal 2006 è annoverato tra i 10 borghi più belli della Svizzera. Gandria. Un villaggio di pescatori. Esattamente quel tipo di luoghi che tanto mi attraggono e in cui so letteralmente perdermi.

Case addossate e vite incrociate, finestre aperte da cui escono profumi e suoni, fiori ai davanzali e panni stesi. Uno di quei luoghi in cui essere schivi e riservati non è concesso. Da ogni finestra si scruta e si è scrutati. Uno di quei luoghi dove sembra impossibile correre il rischio di sentirsi soli.

Qui da non perdere, oltre al saliscendi di vicoli e stradine, sono il piccolo molo, con il suo esemplare di ulivo gigante, la graziosa chiesa di San Vigilio, con annesso campanile e il minuscolo cimitero, proprio all’estremità del paese.


Le due cose che ho apprezzato di più del percorso?
La vista, semplicemente incantevole…un continuo susseguirsi di scorci e panorami da cartolina!
E la vegetazione! Non fatevi ingannare dal nome, quello che troverete non saranno solo ulivi a non finire (nulla da togliere a questa signora pianta!), bensì una ricca vegetazione fatta di allori, agavi, mirti, rododendri, cipressi e chi più ne ha più ne metta.
Quella giusta nota di colori e di profumi che vanno a completare un quadro di per sé già perfetto!
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