Un giro in città alla scoperta dei negozi storici

Ma quanto fascino c’è in un negozio storico?
Questi mondi nel mondo animano le nostre città da decenni, fanno parte delle nostre certezze, sono punti di riferimento.
Dal 2019, in Lombardia, per avere il riconoscimento di “Negozio Storico” sono necessari 40 anni di attività. Ma nella lista si trovano negozi o locali che di anni alle spalle ne hanno anche più di cento!
La loro forza sta nella fiducia che sono riusciti a costruire nel tempo con i propri clienti. Perché alla fine la differenza tra fare un acquisto nel negozio sotto casa piuttosto che su Internet sta soprattutto lì.
E la fiducia è una cosa seria.
Se te la sei guadagnata vuol dire che hai lavorato bene, che certo vendi un prodotto, ma soprattutto per quel prodotto ci metti la faccia e la gente lo apprezza.
Il valore di un consiglio non ha prezzo.
E allora qualcuno di questi negozi ho iniziato a conoscerlo.
Lista alla mano sono andata in giro per la città a cercarli, mi sono fermata ad ammirare le loro vetrine e ho letto le loro storie. Il fascino che hanno iniziato ad esercitare su di me è immenso.
Sì, perché qualcuno di questi negozi già lo conoscevo, ma non mi ero mai soffermata a “notare” quanta tradizione e passione ci fosse in quei luoghi.
Il mio giro tra le vetrine storiche di Como
Ho scoperto che il negozio di giocattoli Scotti, che per anni ho visto passando, mentre andavo al liceo, sta lì dal 1920 e le sue vetrine fanno sognare ad occhi aperti, da decenni, centinaia di bambini.
Ma anche me.
Tre piani che niente hanno da invidiare al paese dei balocchi.

Poi sono andata a fotografare la bellissima vetrina del Fiorista Bianchi, un negozio di fiori dove ero abituata ad andare con mia nonna da bambina, quando venivamo in città.
Lei i fiori li adorava e io, che avrò avuto 7 o 8 anni al massimo, ogni volta che mi ci portava credevo di entrare in un giardino fiorito!
La tradizione di questa attività si tramanda, da quattro generazioni, a partire dal 1918. Una storia di periti agrari che hanno fatto dell’amore per i fiori la loro vita.

Poi c’è il Panificio Beretta e i suoi profumi che, da ormai 70 anni, sono un’altra delle certezze di chi è abituato a girare tra le vie di Como.
Per me questo negozio significa, da sempre, almeno due cose: focaccia all’ora di pranzo ai tempi dell’università e il dolce Nuvola per Natale.

Panificio Beretta

Biscotti assortiti
Nel mio giro mi sono poi trovata di fronte alla vetrina del Pastificio Braglia, ci sono entrata e mi sono persa.
Persa davanti ai suoi tortelloni di burrata e pesto, tortelli al radicchio e scamorza, ravioloni alla salsiccia o alla fonduta e tartufo…e sto nominando solo i più particolari per me.
Il negozio è lì dal 1962. La gestione negli ultimi anni è cambiata, ma i valori e la qualità dei prodotti nemmeno di una virgola. In positivo ovviamente.

Non distante a questo pastificio c’è, dagli inizi degli anni ’80, la Libreria Plinio il Vecchio.
Nessun dubbio a riguardo: se cerco un libro illustrato è lì che vado e so di andare a colpo sicuro!



Di questa libreria mi piace anche il fatto che, ciclicamente, organizzano mostre, in particolare di fotografia.
Il mio giro è continuato quel giorno e mi ha portato alla scoperta di diversi altri luoghi molto affascinanti, che vi racconterò.
Il viaggio è appena iniziato, sia in città che in giro per il lago.
E non vedo l’ora di continuarlo!
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